8 MINUTI: OK IL TEMPO E’ GIUSTO!

Papa Francesco non è nuovo all’invito a portare con sé, sempre, un Vangelo tascabile. Un piccolo peso da tirar fuori nei momenti difficili della giornata, per lasciarsi guidare, “illuminare” in qualche passo o in qualche scelta. O nei momenti tranquilli, di pausa, per occupare il tempo e lasciare che la quiete si trasformi in un ozio creativo. Una pausa «contro il logorio della vita moderna» per riprendere una nota espressione pubblicitaria affidata a quel gigante del teatro che è stato Ernesto Calindri…

Come ha ricordato il Papa nel corso dell’ultima Udienza generale in Piazza San Pietro «lo Spirito Santo, che ha ispirato le Scritture, è anche Colui che le spiega e le rende perennemente vive e attive. Da ispirate, le rende ispiratrici».

Di qui l’importanza di averne familiarità, magari proprio con un Vangelo tascabile da tirare fuori all’occorrenza: «Può capitare, infatti, che un certo passo della Scrittura, che abbiamo letto tante volte senza particolare emozione, un giorno lo leggiamo in un clima di fede e di preghiera, e allora quel testo improvvisamente si illumina, ci parla, proietta luce su un problema che stiamo vivendo, rende chiara la volontà di Dio per noi in una certa situazione. A che cosa è dovuto questo cambiamento, se non a una illuminazione dello Spirito Santo? Le parole della Scrittura, sotto l’azione dello Spirito, diventano luminose».

Tanti sono abituati a portare in tasca un pacchetto di sigarette, un vizio del quale sarebbe meglio fare a meno. Altri hanno il pacchetto di caramelle o di chewing-gum. Con lo stesso “ingombro” si potrebbe tenere nella tasca un Vangelo in miniatura (ce ne sono edizioni della grandezza realmente delle classiche daygum).

Il papa ci dà le istruzioni e ce ne spiega il senso anche per un discernimento personale. Una sorta di lectio divina da sperimentare nella quotidianità «tutti i giorni prenditi un tempo per ascoltare, per meditare, leggendo un passo della Scrittura. E per questo mi raccomando: abbiate sempre un Vangelo tascabile e portatelo nella borsa, nelle tasche… Così quando siete in viaggio o quando siete un po’ liberi lo prendete e leggete… Questo è molto importante per la vita. Prendete un Vangelo tascabile e durante la giornata leggetelo una, due volte, quando capita». Questi “spuntini” spirituali non sostituiscono però mai l’importanza della “mensa eucaristica” che è sempre anticipata dall’ascolto della Parola.

Nel ribadire l’invito a partecipare abitualmente alla messa, Papa Francesco non ha mancato di rimproverare però i sacerdoti: «l’omelia, quel commento che fa il celebrante, deve aiutare a trasferire la Parola di Dio dal libro alla vita. Ma l’omelia per questo dev’essere breve: un’immagine, un pensiero e un sentimento. L’omelia non deve andare oltre gli otto minuti, perché dopo con il tempo si perde l’attenzione e la gente si addormenta, e ha ragione. Un’omelia deve essere così. E questo voglio dire ai preti, che parlano tanto, tante volte, e non si capisce di che cosa parlano. Omelia breve: un pensiero, un sentimento e uno spunto per l’azione, per come fare. Non più di otto minuti. Perché l’omelia deve aiutare a trasferire la Parola di Dio dal libro alla vita».

A tanti preti saranno fischiate le orecchie.

È importante che i fedeli vengano aiutati e accompagnati ad assaporare la Parola di Dio e quindi è importante che non si esageri con il condimento (l’omelia). Proprio perché è la Parola di Dio che deve restare al centro, lasciando alle parole degli uomini al massimo la chiave di lettura una proposta di interpretazione di senso, perché – come sottolinea ancora il Papa – «tra le tante parole di Dio che ogni giorno ascoltiamo nella Messa o nella Liturgia delle ore, ce n’è sempre una destinata in particolare a noi. Qualcosa che tocca il cuore. Accolta nel cuore, essa può illuminare la nostra giornata, animare la nostra preghiera. Si tratta di non lasciarla cadere nel vuoto!».

(c) Vito Rizzo 2024

[Articolo pubblicato sul quotidiano Le Cronache di Salerno del 16 giugno 2024]

Leave a Reply

Your email address will not be published.


*